
Lo scorso anno abbiamo condotto un’operazione di guerrilla wayfinding, ispirata al progetto walk[your city], in cui abbiamo affisso cartelli segnaletici per percorsi ciclabili, con l’indicazione delle distanze e soprattutto dei tempi di percorrenza.
In ambito cartografico, l’idea di mappare lo spazio in funzione del tempo di viaggio si traduce nel concetto di mappe isocrone, ovvero mappe in cui i tempi di percorrenza da una data località sono rappresentati come se fossero curve di livello. I primi esempi, nati a fine ‘800, si focalizzano su spostamenti su larga scala, in un mondo in cui il tempo di viaggio si misurava in giorni o settimane. La mappa qui sotto, proposta da Francis Galton ad esempio rappresenta i tempi di viaggio da Londra verso il resto del mondo nel 1881 a partire da Londra.

Con lo sviluppo della tecnologia, oggi possiamo creare facilmente mappe isocrone interattive (qui trovate un tutorial su come farlo utilizzando openrouteservice.org).
Possiamo usare le isocrone per valutare il potenziale bacino di utenza della bicicletta a Bergamo. Qui sotto abbiamo ad esempio la mappa riferita al polo di via dei Caniana, costruita usando openrouteservice.org. Per esperienza, i tempi riportati sono verosimili (con un passo abbastanza sostenuto e fortuna con i semafori. Ipotizzando un’andatura più moderata, considerate un 15-20% in più). Con una bicicletta a pedalata assistita, possiamo invece addirittura ridurre i tempi riportati.
Vediamo che in 15 minuti è possibile raggiungere gran parte del territorio comunale di Bergamo e alcuni paesi dell’hinterland come Lallio, Curnasco e Azzano. In 25 minuti è poi possibile raggiungere paesi della seconda cintura, come Dalmine, Ponte San Pietro, Ponteranica e Petosino. È interessante notare che in orario di punta, considerando il tempo necessario per cercare parcheggio e il tragitto a piedi dall’auto all’università, i tempi sono competitivi con l’automobile anche per località a 7-8 km di distanza, specialmente considerando una bicicletta a pedalata assistita.
Il sistema utilizzato ha alcune limitazioni: non tiene conto delle pendenze, e non fa distinzioni sulle caratteristiche delle strade (in Italia), e in ogni caso, le strade presenti potrebbero essere pericolose o poco agevoli a causa del traffico automobilistico. Utilizzando le mappe isocrone, è comunque possibile avere una idea generale di quale sia il potenziale di domanda di mobilità ciclistica, ipotizzando infrastrutture adeguate. per questo, openrouteservice.org permette non solo di calcolare le isocrone, ma anche di stimare la popolazione inclusa in un determinato raggio. Per il polo di via dei Caniana ad esempio, abbiamo i seguenti dati:
- 5 minuti – 26 434 persone
- 10 minuti – 76 991 persone
- 15 minuti – 134 309 persone
- 20 minuti – 197 179 persone
- 25 minuti – 270 136 persone
Vediamo che 270’000 persone (circa un quarto dei residenti della provincia di Bergamo) risiedono nel raggio di 25 minuti in bici dall’università (anche meno con una bicicletta a pedalata assistita), e 134’000 nel raggio di 15 minuti.
Il potenziale di domanda di mobilità ciclistica è quindi immenso. Per esprimerlo, è però necessario dare una svolta alle infrastrutture ciclabili, e lavorare sulla promozione di questo mezzo di trasporto, in modo da rendere la bicicletta un’alternativa “normale” per muoversi in città e nell’hinterland.