
Lo scorso settembre, in occasione della settimana europea della mobilità, abbiamo lanciato la prima edizione del bike2unibg day. Nella speranza di poter organizzarne un secondo già questo settembre, pubblichiamo i risultati del questionario proposto agli studenti e a tutti gli utenti dell’università in collaborazione con FIAB Pedalopolis.
All’indagine hanno risposto 73 persone che frequentano abitualmente i campus universitari, prevalentemente studenti. Di questi, circa un terzo risiede a meno di 5km dal proprio campus di riferimento, e circa la metà entro 8km. Su queste distanze, bicicletta ed ebike risultano alternative competitive all’automobile e ai mezzi pubblici. Dei rispondenti, più dell’80% usa la bici, metà di questi con frequenza almeno settimanale, gli altri più saltuariamente. I principali utilizzi sono legati allo svolgimento di commissioni e faccende (60%), attività sportiva (57%) e spostamenti casa/lavoro (32%). La maggioranza dei rispondenti si muove principalmente nel proprio paese/quartiere o in città, e utilizza la bici in quanto alternativa più comoda e veloce, oltre che per ragioni ecologiche o ludiche. Più della metà degli intervistati si prende cura in prima persona della manutenzione del mezzo, ed emerge un alto grado di rispetto reciproco tra automobilisti e ciclisti.
Il principale rischio percepito dagli intervistati è la condivisione della strada con troppe auto (54%), che insieme al maltempo (47%), alla cattiva condizione delle strade (32%), alla fatica (29%) e alla minaccia dei furti (29%) limita l’utilizzo della bicicletta nel percorso casa/università.
Quasi l’80% degli intervistati indica la creazione di più piste ciclabili come strumento per incoraggiare l’uso della bici, insieme all’integrazione con il trasporto pubblico (33%), incentivi in busta paga (30%), più parcheggi sicuri (25%) e più zone 30 e ZTL (20%). Abbiamo poi chiesto come migliorare la ciclabilità e di segnalare un problema concreto ritenuto particolarmente rilevante. Le risposte sono molto varie e interessanti, le riportiamo tutte nel documento PDF allegato, insieme alle altre risposte.
In vista di una ripartenza completa, e con il trasporto pubblico limitato dalla necessità di distanziamento sociale, è oggi più importante che mai rilanciare la mobilità dolce con azioni concrete e immediate. Dal lato istituzionale serve lavorare alla creazione di nuovi percorsi protetti, mettere in sicurezza le strade e incentivare l’acquisto e utilizzo di mezzi sostenibili. Possiamo però contribuire come singoli, impegnandoci a non utilizzare l’auto se non in caso di necessità, e a facilitare la convivenza tra auto e ciclisti, in primis riducendo la velocità e rispettando le distanze nel sorpasso.