Il campus UNIBG di via dei Caniana e la porta d’ingresso che si merita

Il polo di via dei Caniana è per tanti il volto principale dell’università di Bergamo, sede di migliaia di studenti, docenti e impiegati che frequentano il campus economico-giuridico, o uno dei vari servizi (segreteria studenti, biblioteca, mensa, ecc). Il campus è gradevole, con spazi di aggregazione e un giardino interno ampio e vivibile.

Stona però il contesto tutto attorno: chiedete a chiunque, e la percezione è quella di essere in un’area periferica della città, stretta fra la ferrovia e un reticolo di strade ad alta percorrenza che lasciano poco spazio alle persone. Marciapiedi stretti, assenza di piste ciclabili e traffico intenso rendono Largo Tironi un’area poco sicura e piacevole da frequentare per chi è fuori da un’automobile.

è un male ineluttabile? Largo Tironi è uno dei principali snodi della mobilità automobilistica urbana dove si incrociano tre direttrici fondamentali e molto trafficate: via S. Giorgio, via Carducci e via S. Bernardino. È proprio impossibile rendere il posto più vivibile e sicuro per gli utenti deboli? Noi crediamo che si possa fare, e che sia doveroso trasformare questo luogo frequentato da migliaia di persone! Forse non è possibile eliminare il traffico, ma è sicuramente possibile rallentarlo e “ritagliare” spazi per pedoni e ciclisti, trasformando largo Tironi da un punto di discontinuità e divisione della città, in uno snodo sicuro anche per chi non è in auto.

Certi cambiamenti sembrano impossibili, ma spesso basta un po’ di fantasia e coraggio. Si pensi ad esempio alle “piazze tattiche” che stanno cambiando la faccia delle metropoli in tutto il mondo. L’esperienza di Milano ci mostra che anche snodi di traffico importanti come Piazzale Loreto possono essere ripensati completamente: è stato infatti pianificato un completo restyling volto a recuperare spazio per le persone, trasformando una giungla di auto in un polo di aggregazione.

Anche Largo Tironi può essere ripensato diversamente. Senza necessariamente ipotizzare piani milionari, crediamo che con alcuni piccoli interventi si possa ridare spazio alle persone senza effetti negativi sul traffico. Una risistemazione dell’area gioverebbe non solo agli utenti dell’università, ma anche agli studenti delle due scuole superiori adiacenti, gli utenti della biblioteca Tiraboschi e i residenti del quartiere San Tommaso.

Non è nostro compito indicare soluzioni, possiamo però evidenziare alcuni dei problemi concreti che affliggono l’area. In particolare, alcuni dei punti più critici sono i seguenti:

  1. Scarsità di attraversamenti pedonali su via dei Caniana (ad oggi gli unici attraversamenti sono all’inizio e alla fine della via);
  2. Mancanza di un percorso ciclabile a doppio senso di marcia che connetta l’ingresso dell’Università in via dei Caniana con Largo Tironi (in una direzione è possibile utilizzare la bike lane, ma nell’altra è necessario smontare dalla bici e spingerla lungo uno strettissimo marciapiedi e una fermata dell’autobus);
  3. Mancanza di un attraversamento ciclabile di via Carducci (che permetterebbe ai ciclisti di evitare di affrontare il traffico intenso nella rotonda stradale).
  4. Numero eccessivo di corsie nella rotonda in direzione via Carducci (in un tratto la strada è composta da 4 corsie, rendendo estremamente pericolosa la svolta a sinistra verso via dei Caniana, anche considerando il fatto che le due corsie dirette verso via Carducci sono larghe e prive di curve, portando molti automobilisti ad accelerare più del dovuto).
  5. Assenza di percorsi ciclabili lungo via S. Bernardino (direzione centro).
  6. Assenza di collegamenti ciclabili lungo via S. Bernardino (direzione Colognola).

Spazio per intervenire c’è, servono la voglia di agire e le competenze tecniche. Queste problematiche sono state presentate all’amministrazione attraverso osservazioni al PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile) e nei tavoli di lavoro con i quartieri per la preparazione del PGT (Piano di Governo del Territorio). In generale l’amministrazione si sta dimostrando molto impegnata sulla mobilità sostenibile e ciclabile. Speriamo che la riorganizzazione di Largo Tironi possa diventare una priorità, regalando alle migliaia di pedoni e ciclisti uno spazio vitale che oggi si fatica a scorgere, e dando al campus universitario il contorno che si merita.

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