Mobilità e spazio pubblico a Bergamo: un’analisi cartografica

Indipendentemente da come ci muoviamo: a piedi, in bici o in auto, lo spazio per la mobilità non sembra mai abbastanza. Ma ci siamo mai fermati a pensare come lo utilizziamo?

Usando i dati geografici messi a disposizione dal Comune di Bergamo abbiamo provato a fare i conti. I dati (disponibili qui) descrivono in modo accurato l’uso dello spazio cittadino a dedicato a diversi usi (strade, marciapiedi, parchi, verde agricolo, edifici, ecc.). L’elaborazione è stata svolta usando il pacchetto “sf” in R. Purtroppo i dati sono abbastanza vecchi, e non tengono conto delle evoluzioni urbanistiche degli ultimi 10 anni circa. Ripeteremo l’analisi quando i nuovi dati saranno disponibili.

Nella tabella qui sotto mostriamo per ogni quartiere la percentuale di spazio dedicata ad ogni destinazione, calcolata a partire dai dati grezzi. Vediamo come più del 9% dello spazio è dedicato alle strade e ai parcheggi a raso, cifra che supera lo spazio dedicato ai parchi pubblici (7,9%). Lo spazio dedicato ai pedoni è pari al 2,9%, mentre le ciclabili rappresentano solo lo 0,1% del territorio. I quartieri del centro, essendo i più urbanizzati, mostrano le percentuali maggiori di strade rispetto all’area totale, ma anche altri quartieri come Malpensata, Celadina e Carnovali mostrano un tasso molto alto di asfalto, a causa della presenza delle grandi direttrici e di ampie zone di parcheggio. Guardando al rapporto fra i diversi usi, notiamo come in media lo spazio dedicato alle auto sia più di 3 volte maggiore rispetto allo spazio per i pedoni, con molta variabilità tra quartieri; ad esempio in “CENTRO (Pignolo)” si ha un rapporto quasi paritario, mentre a Campagnola lo spazio per le auto è più di 8 volte quello per i pedoni. Lo spazio per le biciclette è poi quasi inesistente dato che le ciclo-pedonali e le bike lanes sono “assorbite” in queste statistiche da “marciapiedi” e “strade”, rispettivamente (con tutti i problemi legati al conflitto con altri utenti della strada).

Come interpretare questi dati? Qualcuno potrebbe argomentare che la predominanza dello spazio dedicato alle strade e alle auto è giustificata dall’alto livello di motorizzazione, e al conseguente traffico. E che anzi, sarebbe necessario ricavare più spazio per strade e parcheggi. Crediamo però che sia necessario un cambio di prospettiva: citando l’urbanista Fred Kent, “disegnando le città per le auto e per il traffico, si ottengono auto e traffico. Disegnando le città per le persone e la socializzazione, si ottengono persone e socializzazione”. Ci auspichiamo quindi che le scelte urbanistiche nella nostra città siano sempre più guidate dall’obiettivo di rendere gli spazi più vivibili per tutti, e non solo per le auto.

Guardando vicino alle sedi Unibg, e soffermandoci in particolare sul polo Economico-Giuridico (le sedi di Citta Alta tra ZTL e stradine secondarie fanno un po’ storia a se), notiamo come la situazione non sia particolarmente positiva: Via dei Caniana, via Carducci e Via Moroni sono mari d’asfalto con marciapiedi troppo stretti per gestire il traffico pedonale e ciclabile del campus universitario. il PUMS e il BICIPLAN recentemente approvati prevedono una sostanziale revisione di queste aree, speriamo che possano tornare a respirare.

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